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Risposte alle domande raccolte durante il percorso Shema' Israel

a cura di Rosalba Franchi & Enza Puliga

Ci sono 7 domande

Tutte le domande e risposte se diffuse ne va citato la fonte e non ci siano fini commerciali


Domanda:

Ciao, vorrei sapere il significato della frase “Con la misura con la quale misurate, sarete misurati”?

Risposta:

Il versetto intero dice così: <Date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio>. A me sembra un invito ad essere “capaci”, che non indica tanto il saper fare ma il fare spazio, uno spazio che si può riempire. Un vaso è capace, cioè può contenere. È come dire che la vita ti può dare tanto quanto sei capace di contenere. Ed è soprattutto un invito alla generosità, perché quando il tuo vaso viene svuotato nell’atto del dono è pronto per essere di nuovo riempito, e lo spazio che può essere riempito è esattamente quello che si è vuotato nel donare. Perché la vita risponde alla generosità con altrettanta generosità, forse in momenti e da persone o situazioni inaspettate, impreviste, ma lo fa. Il bene che compiamo con atti di generosità va’ in giro per il mondo e poi torna su di noi, carico di tutta l’energia buona che ha seminato; quella raccogliamo.

Domanda:

Ciao amici, vi seguo sempre, con voi ho capito che il diavolo non esiste, ma allora cosa serve la figura del diavolo, che sembra la soluzione di tutti i problemi, e molte volte la soluzione adottata dai preti?

Risposta:

Noi crediamo che non esista il diavolo come personificazione del male, come un dio nero, cattivo, simile a Dio nella potenza, ma cattivo. Quella di Lucifero, angelo decaduto, è una leggenda nata da una errata traduzione di un passo dell’Antico Testamento. Di fatto Lucifero nella Bibbia non esiste, tant’è vero che nelle prime comunità cristiane il nome Lucifero (che significa “portatore di luce”) era molto diffuso. Addirittura la Chiesa Cattolica nel suo calendario ha un San Lucifero che fu vescovo di Cagliari, nel quarto secolo (370). Quindi, non crediamo che esista questa personificazione del male ma crediamo assolutamente che esista l’energia del male ed è bene non dimenticarlo, non per combatterlo ma portare sempre più il bene. La tenebra svanisce quanto più aumenta la luce e Gesù ci chiede esattamente questo: manifestare la luce che siamo. La figura del diavolo può tornare comoda per diversi aspetti: perché così c’è qualcuno a cui dare la colpa e non siamo noi, e perché giustifica la presenza del male nel mondo, che è una questione scottante per la religione. Sì, perché se il diavolo non esiste e Dio è solamente amore e bontà, allora il male da dove è venuto fuori? Il discorso è estremamente complesso e non si può risolvere in poche parole, ma possiamo dire che questo cammino sulla terra, fra gli altri esseri umani, ci serve a maturare una consapevolezza e una conseguente scelta: chi sono davvero e come voglio agire. Fino a quando non arriviamo alla coscienza del Cristo, cioè che siamo fatti a immagine di Dio e siamo amore, viviamo pensando di dover nutrire e difendere solo la nostra persona/personalità e la personalità, senza l’anima, senza lo spirito, vive di conflitti, di guerre; il suo slogan è “morte tua, vita mia”. È l’egoismo: ego significa io e l’egoismo è la tendenza a pensare solo a sé stessi. Da questa inconsapevolezza e dalle sue conseguenze, nasce il male.

Domanda:

Mi sapete dire cosa significa dare scandalo? In particolare cosa intende Gesù quando dice di non scandalizzare i piccoli?

Risposta:

Il termine "scandalo" deriva dal greco antico skándalon, che indicava la pietra non ben visibile, quella che affiora dal terreno solo in parte e che fa inciampare. Da qui il significato di "ostacolo", "inciampo". Il termine usato dall’evangelista per “piccoli” è micron e non indica tanto o soltanto i bambini quanto gli ultimi della società, gli invisibili. Gesù ci invita ad essere una pietra che edifica, che costruisce e non una pietra che fa inciampare nel cammino verso il Padre, verso la nostra verità, verso la scoperta della nostra vera identità di figli e figli amati, incondizionatamente e gratuitamente. Ogni volta che con il nostro parlare e con il nostro agire noi trasmettiamo l’immagine di un dio fatto a immagine e somiglianza del mondo, che ti da quello che ti meriti e che castiga o premia, noi stiamo allontanando i figli dal Padre, proprio perché non viene riconosciuto come Padre ma come un qualsiasi re o despota. In questo caso siamo uno scandalo, siamo di inciampo. Invece, ogni volta che il nostro parlare di Dio (in parole e opere) mostra la verità, un Dio esclusivamente buono e pronto sempre a dare vita, anche se agli occhi del mondo non ce lo meritiamo, allora siamo pietre che edificano, che avvicinano i figli al Padre.

Domanda:

Mi spiegate perché si usano personaggi anonimi nei Vangeli? Non sarebbe stato meglio identificare qualcuno per rendere più credibile il Vangelo?

Risposta:

Nei Vangeli troviamo personaggi che hanno una identità, un nome e personaggi anonimi. I personaggi anonimi sono un messaggio preciso dell’evangelista, un suo modo per dirci: fai attenzione, questo potresti essere tu; non gli do un nome perché potrebbe essere il tuo nome.

Domanda:

Cosa pensate di Medjugorje e come mai la Madonna di Medjugorje chiede ai veggenti e ai fedeli di fare sacrifici e rinunce per la conversione dei peccatori?

Risposta:

Facciamo un distinguo tra Medjugorje e i veggenti di Medjugorje. Noi crediamo che in quei posti ci sia una grande energia di preghiera, perché da decenni tantissime persone attraversano quei luoghi con fede e preghiera. Non abbiamo difficoltà a credere che realmente la Madonna vi sia apparsa. I dubbi nascono quando nei messaggi si continua a parlare di sacrifici e digiuni per ottenere dei benefici. Ci risulta davvero difficile credere che proprio la madre di Gesù, la sua più grande discepola, contraddica il Maestro. Sì, perchè nei Vangeli, è evidente e incontrovertibile, Gesù non solo non chiede di fare sacrifici e digiuni ma li vieta. Non li fa lui e non li fa fare ai suoi discepoli, perché l’amore del Padre è gratuito e spontaneo, non c’è nulla da pagare. È certamente vero che l’energia del bene e dell’amore hanno la forza di cambiare il mondo, ma il Padre non ha mai chiesto a nessuno, nemmeno a Gesù, di essere “pagato” per la sua generosità. Questo non significa, in automatico, che i veggenti mentano; possono essere assolutamente in buona fede ma ogni profezia, che ovviamente prevede una "traduzione" dal linguaggio dello Spirito a quello materiale, umano, risente della mentalità e del vissuto religioso di chi la riceve e la comunica.

Domanda:

Cosa significa “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete non saranno rimessi”?

Risposta:

Queste parole sono precedute da altre, molto importanti, senza le quali non sarebbe possibile “rimettere i peccati”: <Pace a voi!> e poi <Ricevete Spirito santo. A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete non saranno rimessi>. Giovanni 20,22-23. Gesù pronuncia questa frase quando si mostra ai suoi discepoli chiusi nel cenacolo, dopo la sua morte. Normalmente si pensa che queste parole di Gesù siano solo per i sacerdoti e sono state interpretate come il fondamento del sacramento della riconciliazione (confessione). In realtà queste parole non sono affatto ad uso esclusivo dei sacerdoti, anzi… Se è vero (e lo è!) che il perdono del Padre è illimitato e incondizionato non si capisce per quale motivo lo avrebbe poi dato da amministrare a qualcuno che può anche decidere di non darlo affatto, perché il sacramento della confessione prevede anche (in alcuni casi particolari) un rifiuto. Queste parole sono per tutti noi, perché la scelta del perdono non è solo a carico di Dio ma di ciascuno di noi. Ogni volta che, con l’aiuto dello Spirito santo, cioè del pieno d’amore del Padre dato a tutti gli esseri umani, riusciamo ad andare oltre il dolore, la rabbia, il rancore, l’odio che ci pervadono il corpo, la mente e il cuore, passiamo dalle tenebre alla luce; passiamo dal tormento alla pace. Quella pace libera chi perdona e, potenzialmente, anche chi è perdonato. Dico “potenzialmente” perché il perdono agisce in chi lo riceve proprio quando…lo riceve, cioè, lo accoglie e quindi inizia in lui/lei una trasformazione. Viceversa, quando si resta nel rancore, nel desiderio di vendetta, restiamo nel tormento e nella tenebra e, paradossalmente, restiamo ancora più legati a chi ci ha fatto del male.

Domanda:

Ma secondo voi gli angeli esistono davvero?

Risposta:

Si, esistono davvero degli Esseri spirituali che stanno al nostro fianco e ci aiutano nel nostro cammino. Attenzione però perché gli angeli non si sostituiscono a noi e non ci privano della libertà di scegliere. Quindi, tutte le volte che, a nome del nostro angelo custode, ci viene detto cosa fare e cosa non fare, sappiamo per certo che non si tratta affatto del nostro angelo ma di una banale manipolazione che vuole ledere la nostra libertà.

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